…e chissà fra altri trenta su che genere di tematiche si sarà costretti a confrontarsi.
Purtroppo è vero,non è bello assistere all’ agonia di una civiltà un tempo grande, civiltà rovinata in pochi decenni da un manipolo di Visigoti che sono arrivati a detenere, e ancora detengono, l’ egemonia
(sub)culturale dell’ intero Paese.
Da quarant’ anni a questa parte una mesta confraternita di tristi figuri, ben identificabile nella sinistra prima comunista, poi piddina, con l’ apporto determinante di truppe ascare provenienti , ahimè, dal mondo cattolico, hanno imposto una cultura di pessimismo e di morte che è diventata ,da allora il mainstream culturale.
Ricordo i primissimi anni settanta in cui ecologisti da strapazzo, proprio come quelli attuali, ci angosciavano non per “l’ effetto serra” ma per l’esatto suo contrario, sulle conseguenze cioè ,di una glaciazione prossima ventura.
Ricordo la considerazione in cui erano tenuti alcuni balordi in ” eschimo” , zazzeruti . barbuti ed occhialuti che profetizzavano disatri epocali sintetizzati da diagrammi in cui veniva rappresentata la crescita della popolazione terrestre entro il mitico “duemila” in un’ iperbole che finiva in un asintoto verticale, mentre, per contro , le risorse disponibili pro-capite venivano rappresentate da una curva che si inabissava in una fossa oceanica…
Tuttavia , caro Marco ,non vedo alcun motivo di vergognarsi se si combatte per una buona causa,anzi! Più buia è l’ epoca in cui si sostiene una giusta battaglia più grande è il merito!
Le stelle brillano solo in notte oscura!
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